Blog Archives: Blog
QUANDO METTERE LE PUNTE
Non esiste una risposta assoluta, in quanto ogni allieva va considerata individualmente, in base alla sua fisicità, al livello tecnico acquisito e alla maturità raggiunta, sia fisica che mentale. Indicativamente verso i 10/11 anni. Di certo le ossa dei piedi, rispetto alle altre del corpo umano, rimangono per più tempo cartilagine, pertanto, per evitare danni irreparabili, bisogna avere molte attenzioni e non concedere mai l’uso della tanto agognata scarpetta da punta, come fosse un premio, o un modo per accattivarsi la simpatia dell’allieva. Bisogna innanzitutto considerare che il numero di lezioni settimanali, a parità d’età, incide notevolmente, in quanto sarà differente la forza muscolare, il livello tecnico raggiunto e la conseguente possibilità di proteggersi da eventuali danni. Lo stesso uso delle scarpette da mezza punta, se fatto correttamente, e esercizi di salita e discesa dai metatarsi, sono utili per potenziare la forza muscolare di caviglie e piedi. Inoltre, non va dimenticato che, per un corretto sostegno sulla punta, è importante il controllo del tronco, degli addominali e l’ allineamento tra anca-ginocchio-piede. Una volta raggiunta la preparazione adeguata per l’uso delle punte, ciascuna bambina dovrà trovare la marca e il modello di scarpette più adatto ai sui piedi, in base alla durezza della soletta, all’altezza della mascherina e alla forma del puntale. Solo a questo punto la ballerina sarà davvero libera di volteggiare sulle punte.
REQUISITI PER LA DANZA CLASSICA
Come in qualsiasi disciplina sportiva esiste una particolare attitudine fisica, che rende idoneo ad essa chi la pratica, così la danza,nello specifico la classica, richiede una certa fisicità. Una struttura adatta ad eseguire i passi richiesti dai canoni della tecnica accademica, prevede buona elasticità, possibilità di rotazione,“en dehors” degli arti inferiori, collo del piede sviluppato, proporzioni armoniose, gambe e braccia lunghe. Se è vero che un corpo mediamente dotato può migliorare con la guida di un bravo maestro, che giorno dopo giorno lo corregga nella “classe” quotidiana, migliorandone tenuta muscolare, fluidità e coordinazione, è altrettanto necessaria la presenza di doti quali la determinazione, la concentrazione, il talento artistico e la musicalità. Una scuola ad avviamento professionale nasce con l’intento di guidare gli allievi a professioni legate alla danza, che sia il danzatore, l’insegnante o il critico di danza. Del resto tutto ciò che sul palcoscenico appare semplice e naturale, è in realtà frutto di sacrifici e anni di studio.
A CHE ETA’ INIZIARE DANZA CLASSICA
Lo studio della danza classica, nel senso di tecnica accademica, avviene verso i 9 anni, quando il bambino comincia ad avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo e maturità per ricevere gli insegnamenti. Il lavoro che lo precede sarà di propedeutica e pre danza e potrà iniziare in età prescolare. Il bambino sarà guidato, nel rispetto della sua personalità, ad affinare il senso musicale e propriocettivo con esercizi dedicati al ritmo e con un lavoro che assicuri uno sviluppo armonico al suo delicato corpicino. Si porranno così le basi necessarie al successivo studio della tecnica. Per questo motivo, bisogna affidarsi a maestri sapienti fin dall’età acerba.dei propri figli. Se nell’immaginario di ciascuna bimba c’è il “tutù”, è altrettanto vero che è dallo studio corretto e giornaliero alla sbarra che si diventa ballerina. Quell’eleganza nella postura e nel movimento che la maggioparte delle mamme vede come un mezzo per aggraziare la propria figlia, deriva da uno lavoro tecnico e metodico sul corpo, volto perlopiù ad enfatizzare posizioni non naturali del corpo umano, come “l’en dehors”. Si tratta della rotazione della testa del femore nella cavità dell’acetabolo dell’anca e rappresenta la condizione indispensabile per chi pratica danza classica. Nulla di più sbagliato quindi, di fare un lavoro di questo tipo in tempi prematuri, con il rischio di simulare i passi, senza una reale capacità di sentire il proprio corpo, con conseguenti danni irreparabili.
PERCHE’ STUDIARE DANZA CLASSICA
La danza è un’arte e una disciplina, capace di dare a chi si dedica allo studio di essa, un armonioso ed equilibrato sviluppo psico-fisico. Frequentare con assiduità una classe di danza, aiuta la socializzazione. Danzare insieme ai propri compagni di corso, fa nascere un rapporto di complicità, dal quale spesso nascono autentiche amicizie. Il sostegno reciproco diventa fondamentale sia nella vita al di fuori della sala da ballo, che nella quotidianità dello studio della danza, specialmente quando in’età adolescenziale arrivano i momenti di crisi, legati a vari fattori, come gli impegni scolastici, l’aumento delle difficoltà tecniche o dell’impegno richiesto. Studiare danza, deve significare, oltre al naturale lavoro fisico sul corpo, cercando giorno dopo giorno di migliorarsi, comprendere il giusto valore artistico e culturale di quest’Arte e appassionarsi ad essa. Se nel corso degli anni si dovesse rinunciare alla danza per professione, la disciplina acquisita con lo studio di essa e la tecnica imparata, forniranno gli strumenti necessari per essere un pubblico coinvolto e competente.